autori


Maeterlinck Maurice Polydore Marie Bernard nacque a Gand nel 1862. Fu un poeta, drammaturgo e saggista belga, vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1911con il dramma fiabesco l’Oiseau Bleu del 1909.

La sua opera letteraria è molto vasta: va dal teatro a vari saggi naturalistici, i più noti sono quelli compresi nella trilogia sugli insetti sociali: La vita delle api (1901), La vita delle termiti (1926) e La vita delle formiche (1930). Alcune altre opere sono: Il tesoro degli umili (1896), La saggezza del destino (1898), Il mio cane (1906) e L’intelligenza dei fiori (1907). A Parigi entrò in contatto con il movimento simbolista, in particolare con Stéphane Mallarmé e Villiers de l’Isle Adam.

Nel 1932 fu nominato Conte dal re Alberto I. Nel 1939 si trasferì negli Stati Uniti dove rimase fino al 1947. Ebbe una grande influenza sul suo lavoro la scoperta del Misticismo tedesco del XIV secolo rivisto da Novalis e del romanticismo dei fratelli Friedrich e August von Schlegel che furono precursori del simbolismo.

Morì nel 1949 a Nizza.


Mangolini Riccardo, nato a Genova nel 1961 è laureato in giurisprudenza e studioso di filosofia, di psicologia e spiritualità. Sotto la guida di un Maestro spirituale conosciuto anni or sono ha avuto modo di conoscere e approfondire le Tradizioni Spirituali.

 


Marconcini Raffaella, nata a Novara il 27/9/1961 ha conseguito il diploma universitario di fisioterapista nel 1983 presso l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara.

La sua attività riabilitativa è rivolta soprattutto ai disturbi della postura, ai dimorfismi della colonna vertebrale ed alla riduzione della sintomatologia dolorosa da essi derivata.

Tutti i suoi corsi di aggiornamento passati e attuali sono rivolti allo studio delle motivazioni del dolore e di come attenuarlo.

Tra essi si evidenziano il corso di formazione del Metodo Mézières che ha richiesto diversi anni di studio: l’autrice ha impegnato parecchie energie per far sua questa metodologia, approfondendo anche l’applicazione della tecnica all’articolazione temporo–manibolare.

Attualmente si sta dedicando allo studio della Metodologia Bienfait, una tecnica manuale che si basa sulla fisiologia della fascia, la fisiologia dei micromovimenti articolari e della funzione statica.

Dal 1980 pratica una disciplina di presa di coscienza delle potenzialità umane che trova la sua espressione nelle Danze Sacre e nei Movimenti di Georges Ivanovich Gurdjieff.

È grazie alla sua influenza che è nato il metodo di Riprogrammazione Posturale Armonica® di cui tratta questo libro. 


Marigold. Nata a Manchester il 19 Febbraio 1920 da genitori anglo-ungaro-tedeschi viaggiò durante i primi cinque anni della sua vita. Frequentò con scarso successo le scuole, sia a Zurigo che in Inghilterra. Desiderava diventare medico, ma, essendo allergica ad ogni forma di istruzione teorica, all'età di 17 anni, spinta da un irresistibile bisogno di soccorrere e consolare, imbrogliando sull'età grazie alla sua alta statura, frequentò un corso di infermiera negli ospedali di Ginevra.

Turbata dall'egoismo e dalla mancanza di riflessione del genere umano, che, anziché vivere, si lascia vivere senza maturare, che professa una religione senza viverla, che ama senza immedesimarsi nell'amato, la vita le sembrò una sofferenza inutile e priva di senso, il suicidio l'unica soluzione possibile.

In questo momento di grande abbattimento spirituale incontrò il pensiero orientale, che la conquistò con la sua logica, la sua disciplina e il suo spirito critico. Decise di rivedere gli avvenimenti della sua vita passata sotto questa nuova luce e partì per l'India, dove comprese che l'Esistenza è un unico Tutto inseparabile. Comprese che le circostanze e gli avvenimenti non sono né bene né male e che siamo noi a dar loro un attributo, limitandoci a guardarne un solo lato: Dio è nella mano che accarezza e in quella che colpisce; la vita è una scuola grazie alla quale l'anima può finalmente intravedere la luce.

Volendo a questo punto superare la vigliaccheria emotiva che le impediva di assistere un animale ferito, chiese di poter frequentare un ambulatorio veterinario: vi rimase oltre vent’anni. In questo periodo scrisse «Il cane questo incompreso» (Ed. Il Castello - Milano) nella speranza che un po' di disciplina potesse proteggere questi amici dell'uomo da tanti divieti.

Grazie al contatto con animali di tutte le specie, non esclusi tigri e leoni, finì per comprendere il profondo tormento dell'essere umano e volle allora dedicarsi ad aiutare gli altri a conquistare quella stessa indistruttibile gioia che era diventata sua.

Marigold non è necessariamente cinofila, né zoofila. Ama, semplicemente: soprattutto chi soffre e chi non può difendersi da solo. Non fa distinzione fra l'uomo e l'animale: la fiducia che ci concedono un uomo o un animale non deve essere tradita; la cattiveria non deve essere fonte di nuova cattiveria, bensì neutralizzata nell'amore.

Questo libro è parzialmente autobiografico. In esso Marigold sostiene sia la relatività e soggettività di tutti i valori, che l'interdipendenza e interrelazionalità di tutti gli eventi. La Creazione non può essere separata dal Creatore. L'amore per il Creatore deve, perciò, penetrare in ogni campo del creato, se non vuole essere settario e, a sua volta, l'amore per l'Esistenza è, in realtà, amore per Dio: l'ateo è un credente, anche se non lo sa.

L'Esistenza è un Tutto inseparabile, nel quale l'uomo si trova in una posizione evolutiva molto scomoda. A cavalcioni sul fiume dell'Esistenza, egli è costretto a vivere in due dimensioni nello stesso tempo, con un piede appoggiato sulla riva della natura (che deve dominare per sopravvivere) e l'altro sulla riva del divino. Nasce così l'ipocrisia e il bisogno di fingere di essere quello che ancora non è. Tutto ciò è inevitabile e giustifica la mancanza di trasparenza nel comportamento umano: c'è chi vuole ricchezza e potere e chi vuole beatitudine, ma lo spirito di base rimane immutato. Solo pochi vogliono l'armonia del mondo affinché la terra e i mari, le piante e gli animali possano ritrovare l'equilibrio perduto e l'uomo possa gioire della bellezza del creato, sentendosi stracolmo di Dio.

Una volta divenuto consapevole di questo squilibrio, l'individuo deve rompere il guscio delle apparenze con Io schiaccianoci della comprensione per scoprire l'uomo nascosto e trasformarlo.

Se l'atteggiamento interiore è quello giusto, ci saranno uguaglianza e giustizia e troveremo la luce in noi stessi senza alcuna fatica. Se, invece, l'atteggiamento è sbagliato, le riforme sociali non serviranno a nulla e la nostra ricerca spirituale sarà infruttuosa.

L'unico scopo di queste pagine è quello di riconoscere i fatti con chiarezza e poi di cercare di mettere le cose nel loro giusto posto. 


Matassi Mario nasce ad Aosta qualche anno prima del conflitto mondiale. Ha inclinazioni letterarie e artistiche alle quali unisce la pratica di avvocato agli studi psicologici, ingegnandosi a vivere in armonia con le proprie convinzioni religiose.


Il Dott. Mauro Pietro Silvio è laureato in fisica teorica. Ha conseguito il diploma professionale di Counsellor analista clinico – indirizzo ipnologico costruttivista – presso l’Association Europeenne pour la Recherche scientifique et la Formation (A.E.R.F.) di Torino.

 


Meluzzi Alessandro. Medico Chirurgo - Direttivo Nazionale Società Italiana di Medicina Comportamentale.


Miccone Eugenio, residente a Torino da sempre interessato alla cultura orientale, in particolare a quella indiana.


Morone Chicca, vive e lavora a Torino. Librettista, poetessa, giornalista, scrittrice, grafologa e musicoterapeuta, ha collaborato con “Il Giornale dell’Arte” e “Il Sole 24 Ore” prima di esordire in campo letterario con romanzi e raccolte poetiche.
È presidente fondatrice de Il Mondo delle Idee (1994).
Ha partecipato a Firenze alla presentazione del Manifesto del Mitomodernismo, corrente letteraria che vuole mettere in luce i simboli legati al mito nella realtà contemporanea.

Mulè Matilde. Il suo grande amore per l’arte e la musica, cui ha dedicato la mia esistenza, l'accompagna in questa avventura sulla Terra. Fin da piccola, quando con i pastelli disegnava grandi angeli sulle pareti di casa, con la ovvia disapprovazione dei suoi genitori, percepiva stati interiori che le parole non arrivano a descrivere, ma che solo l’arte come intima esperienza del mondo riesce ad esprimere. L’antroposofia è stata quindi il suo naturale approdo spirituale e nella sapienza di Rudolf Steiner ha trovato l’ispirazione per un’autentica e profonda esperienza di vita. Nata a Brindisi, si è diplomata in Pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Bari, poi laureata in Lettere presso l’Università dell’Aquila e ha preso il diploma di Composizione musicale presso il Conservatorio Alfredo Casella dell’Aquila. Mi sono specializzata in Beni Culturali presso l’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila e in Storia dell’Arte e del Teatro presso l’Università dell’Aquila. L’interesse per l’arte e la musica l'ha convinta a seguire per quattro anni, fino al diploma in Arteterapia del Colore, i corsi della Scuola Stella Maris ad indirizzo antroposofico. Vive e lavora a L’Aquila